.
Eolo
stelle lontane
I BAMBINI DI CANTU' E PULCETTA
INTERVISTA E RIFLESSIONI SULLO SPETTACOLO DI KOSMOCOMICO TEATRO

Siamo: Emma, Arianna, Valentino, Andrea, Francesco, Susanna, Greta, Sara, Beatrice, Gioia, Leonardo, Alessandro, Nora, Pietro, Adele, Paolo, Matteo, Federico, Nadine, Mia, Arianna, Sofia, Emily, Lucrezia, Filippo, Elio, Ines, Davide, Daniele, Samuele, Annalisa, Matilde, Lidia abbiamo dai 3 ai 9 anni.

Abbiamo visto Pulcetta dal Naso Rosso di Kosmocomico Teatro in scena al Teatro San Teodoro di Cantù domenica 6 novembre 2022.
Avevamo tantissime domande prima di vedere lo spettacolo e dopo averlo visto ancora di più!
Ecco la nostra intervista a Valentino Dragano.

Perché hai perso il naso?
Vi è mai capitato di perdere il vostro gioco preferito? Quando succede non importa più nulla se non che il vostro gioco non c’è più. Ecco, Pulcetta perde il suo naso ed è così triste che non gli importa più niente. Anche se il naso… è sempre stato lì.

Quando ha perso il naso Pulcetta è diventata un’altra persona?
Sì! Perché quando siamo tristi diventiamo altre persone rispetto a quando siamo felici, così come quando siamo arrabbiati. Ma tutte queste persone sono sempre dentro di noi.

Perché ti chiami Pulcetta?
Quando ero piccolo vicino a dove abitavo io veniva sempre il circo e io ho deciso che da grande avrei fatto il clown. C’era un bambino del circo che veniva a scuola con noi e si chiamava Banano. Banano non mi piaceva molto come nome così ho cominciato a fare una lista … Pulcetta era molto meglio di Banano!

Quanto tempo ci hai messo a preparare lo spettacolo?
Un anno intero. Magari ci metti sei mesi a preparare tutto … poi però per i sei mesi successivi non c’è nulla di quello che hai pensato che funzioni… e così un anno ci vuole!

Perché i clown fanno ridere? Perché sono pazzi? Perché camminano male?
Il clown fa ridere perché si diverte a fare il bambino … Camminano male? Perché i bambini camminano bene?

Nel costume avevi tantissime tasche!
Sì il costume è stata la cosa più lunga da costruire … io e la costumista abbiamo cominciato a pensare come fare e siamo svenuti!

Perché non l’hai comprato il costume?
Io faccio tanti altri spettacoli, soprattutto teatro di figura con i pupazzi. Tutte le volte mi chiedono: l’hai comprato all’Ikea? L’hai comprato al Bennet? Se fosse stato tutto dell’Ikea avrei fatto prima, invece costruisco tutto.

Perché il clown ha il naso rosso?
In verità questo non lo sa nessuno, per esempio qui da noi fa ridere il naso rosso tondo ma in Russia, almeno vent’anni fa, il clown aveva un naso tutto allungato … chissà perché qui fa ridere il naso rosso tondo….

Perché hai deciso di fare questo spettacolo?
Vi ricordate la pandemia? Ecco, tutti ci siamo sentiti un po’ senza naso, non sapevamo più chi eravamo. Ho voluto raccontarlo così.

Quando hai capito che volevi fare l’attore?
Veramente io non l’ho capito. Mi ci hanno spedito! Io mi vergognavo. Ma mi dicevano “vai!”. Dai una e dai due, ad un certo punto mi sono reso conto che erano più le volte che ero sul palco di quelle che ero a casa. Allora mi son detto “quasi quasi … proviamo!”



1614812124079407949_255666.jpg
Dopo l’intervista ci siamo trovati facendo merenda per raccontarci quello che ci è piaciuto.
Ecco le nostre impressioni.

Questo spettacolo ci è piaciuto tantissimo!
C’erano animali che spuntavano e parlavano, ballavano, cantavano. I nostri preferiti sono stati: il fenicottero che correva, la farfalla, ma anche il grande pesce che non ci aspettavamo di vedere e la lumaca con la casa sulle spalle.
Abbiamo riso quando Pulcetta ballava, ma non abbiamo solo riso. Ci è piaciuto anche quando non ci faceva ridere, come quando ha perso il naso e lo cercava. Che un po’ faceva ridere ma era anche triste.
Quando ha girato gli alberi e si vedevano le foglie.
Quando sugli alberi ha fatto cadere la neve e poi li ha girati ed erano bianchi: è stata una magia!
A noi non è mai successo di perdere il naso ma consigliamo a tutti di vedere Pulcetta dal Naso Rosso perché è uno spettacolo che fa venire tutte le emozioni come la felicità, la tristezza ma anche la speranza!

Là dove si canta, quella è casa mia!
Là dove si balla, quella è casa mia!
Là dove si ride, quella è casa mia!
Casa mia è cadere e rialzarsi.


A cura di: Pia Mazza, Arianna Pollini, Marta Rusconi, Letizia Torelli e i bambini della Piccola Redazione del Teatro San Teodoro di Cantù.



Stampa pagina 


Torna alla lista